Il teatro porta alla vita e la vita porta al teatro.
Non si possono scindere le due cose.
Eduardo De Filippo

Associazione Culturale Terre Vivaci
STORIE ED EMOZIONI A DOMICILIO
Scegli la storia che ti avvince di più e manda la richiesta per ospitare lo spettacolo da goderti con i tuoi ospiti in uno spazio che puoi mettere a disposizione.
Case, negozi, uffici, piazze, hotel, ristoranti, scuole, teatri e ogni altro spazio possibile e inimmaginabile può diventare il palcoscenico di storie ed emozioni a tu per tu!
Spettacoli
per Giovani e Adulti
Regia e interpretazione di Mario Migliucci
Salve, mi chiamo Francis Doublier, ho vent’anni
e sono qui da voi per conto dei fratelli Lumiére.
Il giovane Francis Doublier, impiegato delle Officine Lumiére,
viene spedito in giro per mezza Europa a far conoscere la nuova straordinaria macchina per le immagini in movimento.
Gira per il mondo, lui che il mondo se l’era solo sognato.
Vede tutto, vede tutto come non l’aveva mai visto.
Vede bambini giocare, ragazze sorridere, uomini morire.
Vede altro, Francis, vede altro come non l’aveva mai visto.
Con la sua straordinaria macchina, quella che fa le immagini.
In questo capannone fino a qualche anno fa depositavano legname,
grazie ai Lumiére adesso si depositano emozioni.
Ingombrano di meno e se le devi trasportare da un posto all’altro
non ti spezzano la schiena
Regia e interpretazione di Mario Migliucci
Il Doktoro Esperanto è Lejzer Ludvik Zamenhof e questa è la sua storia.
La storia di un uomo che vuole dare al mondo una voce unica, una voce umana.
Una lingua universale.
Ma una lingua è uno strumento particolare, non si crea dall’oggi al domani.
Questa è una storia fatta di torri e di uomini che le costruiscono.
I mattoni di Lejzer sono parole e la sua lingua è l’esperanto.
Per questo Lejzer si firma Doktoro Esperanto, il dottore che spera.
L’avevi creduto davvero che avremmo parlato Esperanto?
L’avevi creduto davvero o l’avevi sperato soltanto?
Francesco De Gregori – “Rumore di niente”
Regia e interpretazione di Mario Migliucci
Musiche dal vivo: Giulia Anita Bari e Javier Salnisky
Un incontro al seggio, due giovani scrutatori al servizio della democrazia,
Lei e lui, ore e ore dietro a un banco, scambiandosi giusto qualche parola.
Poi tutto finisce, in attesa della prossima occasione: un referendum, le comunali, le politiche,
le europee, un ballottaggio, le regionali… ogni urna potrebbe essere quella buona per rivedere Lei.
In mezzo scorre la vita, scritta, raccontata, immaginata. Nel mondo, fuori dal mondo.
Legati da un filo invisibile, lanciato da lui senza che Lei, l’eletta, nemmeno lo sappia.
Regia di Giles Smith
Un surreale incontro tra un giovane bibliotecario e Albert Einstein al di fuori del normale scorrere del tempo, dove incontrare Einstein è appunto possibile.
Possiamo bussare a una porta immaginaria, sempre.
Entrare, accomodarci, metterci comodi di fronte alle grandi questioni dell’universo, immergerci senza paura nel suo mistero e accendere il motore della nostra curiosità.
Possiamo farlo noi, travolti dal flusso della nostra quotidianità, noi che divoriamo continuamente informazioni senza soddisfare la fame di vera conoscenza. Noi che vorremmo leggere di più, viaggiare di più, fare tutto di più, ma non abbiamo mai tempo
Possiamo bussare a quella porta e per magia Einstein ci farà entrare, avrà piacere di parlarci, ci guiderà per mano tra le leggi della fisica e le regole della nostra vita, tra la magnificenza dell’universo e i nostri desideri, rimasti chiusi nel cassetto.
In fondo lo abbiamo sempre creduto: i fantasmi sono i migliori maestri.
Regia e interpretazione di Mario Migliucci
O persone con una percezione della realtà al di sopra della media, visionari che si creano un altro mondo perché questo mondo sembra proprio non andargli a genio.
Ci è capitato certo di incontrarli e non sapere bene come comportarci quando ci hanno rivolto la parola. Qualcuno ha fatto parte anche della nostra famiglia, uno zio, una cugina di secondo grado, il fratello di nostro cognato.
E allora sfogliando l’album di famiglia, come non ricordarsi dello zio Gino, che viveva nel terrore di quanto andasse veloce la Terra?
O della cugina Rosa che sentiva scricchiolare il mondo e ne presagiva in continuazione l’imminente fine, o di suo marito Maurizio che alla fine trovò il rimedio per guarirla?
O anche del compagno Raffaele che aveva una teoria tutta sua sui Re Magi?
O infine del caro Arturo che però in paese tutti lo conoscevano come il martire dei piedi. No, non possiamo certo dimenticarli!
E se poi in fondo avessimo preso anche noi un po’ qualcosa da loro?
Spettacoli
per Bambini
da “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry
La meravigliosa favola di Saint-Exupery incanta per la sua semplicità e per la sua verità sulle ragioni dell’immaginazione, della fantasia e dell’Amore.
Ognuno di noi possiede il suo mondo personale, il suo pianeta, ma è così difficile prendersene cura, difenderlo e, soprattutto, imparare ad amarlo!
Per comprendere questa verità, il Piccolo Principe compirà un lungo viaggio su lontani e strani pianeti: incontrerà uomini d’affari, Re, volpi, aviatori, serpenti, deserti, montagne e milioni di rose. Scoprirà che il ritorno a casa è l’unica cosa che desidera veramente e che i legami che noi costruiamo con le cose e le persone sono ciò che fa di una cosa e di una persona qualcosa di diverso dalle altre cose e persone, ciò che rende una cosa speciale, ciò che ci rende speciali.
Abbiamo scelto alcuni tra i più rappresentativi brani del libro per parlare della favola dell’anima, l’anima di tutti noi, piccoli e grandi.
FESTE DEL BEL SAPERE
Ideazione, Animazione e Organizzazione di Adriana Migliucci
Chi siamo
Terre Vivaci è un’associazione culturale Romana che dal 2006 progetta, produce e promuove teatro contemporaneo ed altre iniziative culturali di qualità per valorizzare il patrimonio italiano e i talenti, a vantaggio dello sviluppo dei territori e delle loro comunità.
Creiamo su misura progetti artistici attraverso un virtuoso dialogo con singoli cittadini, istituzioni, enti locali, direzioni artistiche, scuole e imprese, andando dritti al cuore delle persone!
Di tutto ciò che è la realtà a noi ci interessa una cosa soltanto: l’UMANITA’, che accomuna tutte le diversità e regala emozioni universali.
I territori e le persone sono per noi corpi&anime di cui valorizzare ogni più particolare aspetto grazie a iniziative culturali ad hoc, trasformandoli così in Terre Vivaci.
Il nostro modo di fare cultura consiste nel far sentire più vicine tra loro le persone, aprendo una strada per conoscerci gli uni con gli altri.
C’era una volta una casa, bellissima,
c’era una volta una famiglia con la mamma e il papà che erano un mix di sud Italia approdato a Roma nei mitico anni ’60
come tante altre famiglie.
C’era un papà dai mille contatti, ingegni e lavori tra cui quello di organizzare incontri su tematiche storico-sociali in un salone meraviglioso nel cuore di Roma.
C’ era una mamma professoressa di storia e filosofia così amata dai suoi alunni che poi le rimanevano affezionati e attaccati per tutto il resto della loro vita.
C’era una sorella maggiore che voleva fare la giornalista e da piccola era la più chiacchierona quando in famiglia si accendeva la cinepresa o il registratore ed ora fa circolare cultura curando fondi e prestiti bibliotecari.
C’eravamo noi due – sorella di mezzo e fratello minore – che la sera da piccoli ci addormentavamo nello stesso letto raccontandoci di tutto e di più.
Ci sono stati giorni e giorni di bellissima serenità e crescita all’insegna di viaggi e di continua ospitalità e voglia di condivisione nella nostra casa sempre aperta agli altri.
C’è stato un divano bianco su cui si sono sedute tantissime storie personali, volteggianti nell’aria e intrecciabili tra di loro.
C’è stata una sera più di tante altre in cui da adolescenti a cena con due mostri sacri del teatro italiano si respirava un inebriante profumo di palcoscenico.
Ci sono state tante case cambiate prendendo sempre più la mano con i traslochi.
Ci sono stati giorni irrimediabili che ci hanno fatto diventare grandi.
Ci sono stati anni di studio, scrittura, progettazione, idee trasformate in esperienze.
Ci saranno case – le vostre case – e ogni altro tipo di spazi in cui portare insieme questo piacere della cultura gustabile e condivisibile a tu per tu,
rendendole Terre Vivaci.
Toc toc, siamo Adriana e Mario Migliucci,
grazie a tutto ciò che abbiamo vissuto e ci è stato trasmesso con l’esempio, pensiamo attivamente che “la cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande” come diceva il filosofo Gadamer.
Ci apri la porta?
MARIO MIGLIUCCI
Attore di teatro, regista ed autore.
Laureato a pieni voti in Scienze Umanistiche – indirizzo Discipline dello Spettacolo all’Università di Roma “Sapienza” nel 2002,
lavora in teatro fin dalla fine degli anni ’90 con Stefano Viali in “Il giardino d’infanzia”,
l’unico testo teatrale dell’acclamato scrittore israeliano David Grossman,
collaborando in seguito con la compagnia Locomoctavia per lo spettacolo “Giorno d’estate” di Slawomir Mrozek,
Anton Milenin in “Roberto Zucco” di Bernard Maria Koltès,
Riccardo Brunetti nello spettacolo immersivo “Augenblick”,
Claudia della Seta in “La casa degli spiriti” da Isabel Allende e “Il bambino sogna” di Hanoch Levin al Teatro Palladium e al Teatro Franco Parenti di Milano.
È autore e interprete dei monologhi “Doktoro Esperanto”, “Primo sguardo”, “Diario Elettorale”
e del trittico dai romanzi di Jean-Claude Carrière “Bussando alla porta di Einstein” (regia di Giles Smith),
“Simon Mago” (regia di Anna Redi) e “I miei soldi” (regia di Adriano Saleri).
Con la compagnia Il Teatro Invisibile partecipa come attore e autore alle produzioni di Teatro Forum “Amore ti odio”, “L’interferenza”, “Lupi nella Rete” (finalista RomaFringeFestival 2021)
Ha recentemente lavorato nel documentario cinematografico per Rai3 “D’Annunzio, l’uomo che inventò sé stesso”, regia di Stefano Viali e Francesca Pirani
e nel film campione di incassi “La stranezza” di Roberto Andò.

